Aspettando il Natale ai mercatini dell'Alto Adige

Ebbene lo ammettiamo: non eravamo mai stati in montagna d'inverno, ma nel nostro immaginario uno chalet, sperduto su le alte vette imbiancate, è sempre stato il non plus ultra dei desideri. 

Ecco che allora, in occasione del ponte dell'Immacolata, ci siamo presi il lusso di organizzare un lungo weekend in Alto Adige.

Dovendo ridimensionare, almeno per il momento, questo sogno in base alle nostre esigenze e possibilità, abbiamo optato per un modesto e cordiale albergo a conduzione familiare e, invece che cimentarci in sport estremi e scalate, ahimè alquanto improbabili in sella ad una carrozzina, ci siamo concessi fantastiche passeggiate in paesi da fiaba e caratteristici mercatini.
a Vipiteno, Bressanone e Bolzano si respira già l'aria del Natale.

Tra viuzze medievali e case dalle tonalità pastello, rivestite in legno così come vuole la tradizione alto atesina, ci si lascia avvolgere dall'aroma delle bevande calde, delle spezie, e di quel profumo affumicato di salumi.
Luci e musiche si fondono insieme, e si confondono con lo scintillio degli addobbi natalizi.
Ogni centro, piccolo o grande che sia, ha racchiuso in sé delle caratteristiche che lo rendono unico e non paragonabile agli altri, sfatando il detto: "visto un mercatino, visti tutti".
Non è vero! perchè non sono bancarelle, ma graziose casette straboccanti di decorazioni e oggettini tutti creati rigorosamente a mano, dove regna un'allegra armonia e una tradizione secolare.
Il segreto per carpirne l'essenza, senza farsi catturare dalla sola voglia sfrenata di acquistare regali, è quella di fermarsi con uno sguardo alle bellezze d'insieme, alle luci, colori e melodie, e poi ascoltare, annusare, stupirsi. 

Intanto, l'indovinare cosa nasconde questa o quella casetta, mette addosso l'appetito...
e cosa c'è di meglio che assaggiare una prelibatezza dolciaria?
uno squisitissimo strudel di mele..
o una prelibata torta Sacher!
Si fa sera, le luci diventano più brillanti e ne tracciano il contorno delle case e degli alberi.
Un denso fumo di caldarroste e vinbrulé ci segue per le strade, annebbiandoci la vista..ma forse è l'emozione..
L'emozione di aver scoperto una cultura fuori dall'ordinario, e di aver conosciuto tanti piccoli mondi con in comune la gioia di celebrare quel magnifico giorno dell'anno che è il Natale.

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