Ti con nu, nu con ti, Venezia!

Imbarcatevi durante una giornata ventosa e immaginate che centinaia di sirene Ondine vi traccino la rotta verso un'agrodolce, ma indiscutibilmente unica e romantica città, scaturita come Venere dalla schiuma del mare.

Venezia.


Pittori d'ogni epoca ne hanno immortalato i suoi profili, scrittori e commediografi decantato lo sfarzo, mercanti e navigatori solcato le sue acque... ma noi non avevamo mai avuto l'opportunità di visitare la Serenissima prima di questo weekend di Pasqua.

Sapevamo degli enormi disagi che avremmo incontrato a causa della sua particolare struttura, ma appena approdati ogni timore s'è sciolto, come se tutta quell'acqua avesse scavato dentro il nostro cuore e fatto spazio ad un nuovo viaggio ricco d'avventure.

Gli sguardi guizzano a destra e a manca, emozionati e radiosi, alla scoperta dei molteplici volti della città.

C'è la Venezia deliziosa da passeggiate sotto i lumi rosati dei lampioni, la Venezia del Carnevale, di Goldoni e di Arlecchino.
E c'è la Venezia storica, con i suoi palazzi e i suoi simboli da conoscere.
Il Leone è chiaramente il simbolo ufficiale. Campeggia su ogni gonfalone e monumento e rappresenta l'evangelista Marco. 
Solitamente accompagnato da un’aureola, una spada e un libro sotto la zampa anteriore destra, presenta il motto:“Pax tibi Marce, evangelista meus” (Pace a te, Marco, mio evangelista), a volte includendo la frase completa «Hic requiescet corpus tuum» ovvero (qui riposerà il tuo corpo) che, secondo un'antichissima tradizione, un angelo in forma di leone alato avrebbe rivolto al Santo, naufrago nelle lagune, per preannunciargli che un giorno in quelle terre il suo corpo avrebbe trovato riposo e venerazione. Infatti la salma di San Marco fu portata a Venezia da due mercanti veneziani, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello, dopo averla trafugata ad Alessandria d’Egitto. 

Metaforicamente rappresenta la Forza, l'Autorità e la Giustizia fin dai tempi in cui era una Repubblica marinara.
A livello urbanistico Venezia è divisa in sei sestrieri, le Rughe sono le vie principali, calli quelle più piccole, ed infine ci son le fondamenta, i campielli e i sottoporteghi.

Camminando quasi ci si perde nel groviglio di queste "stradine", ma a far da padrona è Piazza San Marco, animatissima di turisti e...piccioni!

Alzando invece gli occhi al cielo si può scorgere la maestosa Torre dei Mori o dell'Orologio. 
Posti alla sommità della Torre su una terrazza, ci sono due statue di bronzo; due pastori che battono con una mazza le ore su una grande campana.
Essi sono molto simili ma non uguali, e la differenza visibile consiste nel particolare della barba, di cui uno è sprovvisto. Il Moro barbuto è denominato il "vecchio", l'altro il "giovane". A questa attribuzione di ruoli contribuisce un particolare ben preciso. I Mori segnano le ore battendo la campana coi loro martelli, ma con una precisa modalità. Il Moro Vecchio batte le ore due minuti prima dell'ora esatta, a rappresentare il tempo che è passato, mentre il Moro Giovane suona l'ora due minuti dopo per rappresentare il tempo che verrà.
Costeggiando canali e canaletti non si può non notare simpatici personaggi, a volte un po' scorbutici, a volte gentili ed instancabili narratori, con le loro maglie a righe...i gondolieri!
Poichè non si può rinunciare ad un giro in gondola, anche noi ci siamo lasciati guidare per le acque della città, ascoltandone la storia ed ogni curiosità.
Poi d'improvviso, svoltato un angolo, si para dinnanzi a noi il famoso Ponte di Rialto. 
Uno dei pochi ponti che abbiamo avuto l'ardire di attraversare e che ci ha trasportati indietro nel tempo, all'epoca dei fiorenti commerci.
Dispiace non aver potuto ammirare il resto di Venezia, ma con un solo giorno a disposizione ed in carrozzina non è affatto semplice!! 
Se è vero che è una delle città per gli eterni innamorati...noi sicuramente torneremo!
INFORMAZIONI PRATICHE
Se arrivate a Venezia come noi in traghetto, qui potete trovare le info con orari e tariffe.

-----> Cliccate qui per vedere tutte le foto della romanticissima Venezia e della vicina Jesolo

Commenti