Tour d'Oltralpe: un'estate tutta tedesca

Sono stati sei giorni incantevoli, vissuti come se volteggiassimo in una bolla di sapone dentro i nostri sogni più belli, e insieme esplorassimo mondi suggestivi e paradisiaci, castelli da favola e grandiose opere monumentali.

Costantemente protetti dai massicci monti, con altissimi abeti secolari ad indicarci la via, e poi ancora distese e cascate d'acqua, cristalline, scroscianti e impetuose.
Per sei volte, da mattina a sera, abbiam percorso città, paesi e lembi d'una foresta affascinante e Nera, sconfinando tra Austria, Germania e Svizzera.
Zone che rappresentano il nostro ideale di pace e tranquillità, per una condizione mentale invidiabile a dispetto di quella fisica che per noi è risultata un po' provata per le tante, ma soddisfacenti fatiche.  
In queste lande la natura è lasciata libera di esprimersi, vivere e morire, arrampicarsi verso il cielo o lasciarsi cadere a strapiombo, senza alcun ostacolo umano. 


Spesso, rifugiati negli hotel per trascorrere le ultime ore della giornata, stavamo fuori sul balcone della nostra camera ad ammirare estasiati il paesaggio circostante, abbandonando il cuore alla serenità. 


Siamo arrivati a Innsbruck un pomeriggio, dopo aver fatto tappa a Vipiteno, che subito gironzolavamo per le strade del capoluogo tirolese, tra i suoi palazzi imperiali e le case dal tetto di ardesia scura e facciate variopinte. 


Delle chicche imperdibili si trovano a circa 20 km da Innsbruck: l'Haus steht kopf 
la strampalata casa sotto sopra e il Museum Swarovski, dove ogni cosa è fatta di cristallo.



Dove dormire:
Il nostro consiglio è di cercare un albergo fra i vari punti d'interesse.
Noi, in base alle nostre esigenze organizzative, abbiam alloggiato allo Schloss Mitterhart a Vomp.
Il personale è gentilissimo e premuroso. Bellissimo l'atrio e l'ampio pianerottolo delle camere. 
Queste sono spaziose, pulite e dotate di ogni comfort. 
Colazione più che abbondante.
Oppure vi segnaliamo il Tyrolis Hotel a Zirl
Albergo tirolese allo stato puro, a partire dal nome! Curato in ogni dettaglio, lascia a bocca aperta per la bellezza dell'arredamento: dalle tendine, ai tavoli e lampadari di lusso. 
Camere molto grandi. Nella nostra vi era un letto matrimoniale più un divano confortevole. Tv e frigobar, un piccolo balcone e un bagno con vasca.
Colazione deliziosa.



Due giorni dopo, svegliandoci di buon ora e ascoltando il nostro istinto, ci siam diretti più su, in Germania, compiendo una deviazione di un centinaio di km per realizzare uno dei nostri desideri: trovarci insieme ai piedi del Castello delle fiabe. 
I'imponente Castello di Neuschwanstein da sempre fonte di ispirazione per Walt Disney, è diventato un simbolo dei suoi lungometraggi animati.



Nella stessa giornata, scegliendo di macinare altri chilometri, ma di rientrare verso il lago di Costanza, abbiam pensato di far tappa a Ravensburg e qui pernottare.
La bellissima città, considerata più un punto nevralgico dell'economia che non dell'arte, rivela in ogni caso storie ed aneddoti interessanti. Molti dei quali strettamente correlati alla dozzina di torri sparse per il paese e che gli conferiscono un inconfondibile profilo. 
L'impossibilità di salire ovviamente su queste torri con la carrozzina, ci ha impedito di godere della stupenda vista dall'alto, ma anche di girare liberamente con maggior tempo a disposizione. 



Eccoci davanti al museo-negozio della celeberrima casa editrice Ravensburger.
Proprio come un puzzle stiamo costruendo, pezzo dopo pezzo, la nostra storia d'amore.

dove dormire:
suggeriamo proprio in centro a Ravensburg il Residenz Hotel
Un ottimo tre stelle, di classe. 
Camere molto spaziose, pulite, bagno grande con tanto di vasca per rilassarsi.
Colazione davvero notevole, ad un prezzo ragionevole.


Per il quarto giorno del nostro tour, abbiam programmato di percorrere orizzontalmente le coste del lago di Costanza, che in men di 100 km si raggiunge Schaffhausen, in Svizzera.
Abbiam scelto questa meta per le splendide cascate sul Reno.
Anche se le condizioni atmosferiche non sono state delle più clementi, l'adrenalina che si prova nell'avvicinarsi non ha eguali. 
A bordo di un battello turistico accessibile, ci siam concessi un'attraversata di mezzora con tanto di audio guida esplicativa.



Da li' a ritornare in territorio tedesco il passo è breve. 
Un susseguirsi di fiumi, villaggi, laghetti di montagna e una vegetazione in cui non filtrano mai i raggi del sole, ci han condotti a Triberg, borgo delizioso adagiato nel letto di una valle sulla "strada degli orologi"
Imperdibili qui le cascate tra le più alte di Germania e l'orologio a cucù più grande del Mondo a solo 1 km di distanza.



dove dormire:
Vicino alle cascate di Triberg sorge l'Hotel Pfaff.
Il nostro soggiorno poteva essere compromesso a causa dell'incompetenza di chi si è scordato di segnare la nostra prenotazione, quindi l'accoglienza non è stata delle migliori.
Ricevuta alla mano, e per cavarsi dall'errore, gentilmente ci è stata assegnata una camera.
Piccola, ma graziosa. Perfettamente in linea con lo stile tradizionale dell'albergo.
Colazione per fortuna adeguata e ottima.


Giunti quasi al termine del nostro viaggio, è cominciata una rapida ridiscesa verso l'Italia.
Una capatina alla città di Sankt Gallen per dare un tocco irlandese al nostro itinerario e visitare l'abbazia decretata dall'UNESCO patrimonio culturale dell'umanità e, già nel Bel Paese; Mezzano.
Votato come uno dei comuni più belli d'Italia è ottimo per passeggiare e giocare alla ricerca delle 25 sculture create accatastando la legna!






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