I ticchettii di Triberg

...cucù cucù...tic tac...gong...qualsiasi suono emettano gli orologi, sono sempre lì a ricordarci che la nostra vita è scandita dal tempo.
Ma smettiamo per un giorno di esserne schiavi e inseguiamo piuttosto chi gli orologi ha imparato a fabbricarli fin dall'antichità, e ne ha fatto un marchio di un'intera regione.
Siamo in Germania, nei pressi della Foresta Nera, e spostandoci di villaggio in villaggio osserviamo paesaggi indimenticabili.
Raggiungiamo Triberg, un piccolo centro magicamente incuneato tra le valli, ma grande produttore di orologi a cucù.

Qui, a partire dal 1630, i contadini che possedevano soltanto un misero lembo di terra, cercarono una seconda alternativa per poter vivere dignitosamente, ed è cosi che si specializzarono nell'intagliatura dei primi orologi in legno.
All'inizio non fu facile, lo si poteva fare durante i lunghi mesi invernali raccogliendo del materiale che di sicuro era l'unica risorsa abbondante della zona, ma poco più tardi il commercio si ampliò e già nel 18° secolo gli artigiani locali avevano filiali nei quattro continenti del mondo.

Scorriamo lungo la Uhrenstrasse, la strada degli orologi, e prima ancora di passeggiare per Triberg ci dirigiamo a Schonach a pochissimi km di distanza.
Nutriamo impazienza e curiosità di visitare quello che si definisce l'orologio a cucù più grande del mondo!
L'interno è adibito a micro-museo e negozio, dove una signora dai modi affabili e gentili ci illustra tutto il meccanismo che sovraintende al funzionamento del gigantesco orologio; dagli ingranaggi, al pendolo con i relativi contrappesi metallici.
E' bellissimo inoltre sapere che lei stessa è la nipote dell'inventore di questa casa-orologio a cucù.
Ci sono voluti 3 anni per ultimare i lavori, ma il risultato è tutt'ora sorprendente.
Siamo fortunati perchè sta per scoccare l'ora esatta.
All'improvviso la porticina si apre ed esce un mega cuculo di legno!
Le statue che adornano la casetta prendono vita, muovendosi per pochi magici minuti.
Torniamo a Triberg che il sole sta tramontando.
La Hauptrasse, che sale parallela al fiume Gutach, è la strada principale ed è costellata di negozi.
Uno in particolare attrae la nostra attenzione, si chiama la Casa dei 1000 orologi.
Ovunque, sia dentro che fuori, regnano rustici orologi a cucù.
Più o meno bizzarri, di tutte le forme e dimensioni.
A capeggiare l'insegna ci son 3 orsi animati, che a dispetto dei nostri 26 e 28 anni ci han fatto sorridere parecchio.
Ma Triberg non è soltanto turismo e souvenir.
E' natura, pace e tranquillità.
Seguendo la Hauptrasse verso la parte alta del villaggio, si entra in una foresta.
Gli alti alberi formano una galleria naturale mozzafiato che a tratti fanno intravedere tra le chiome le cascate più alte della Germania!
Sette salti tutti da ammirare percorrendo sentieri in salita, ma di facile accesso.
Sui vari livelli d'altezza, delle comode panchine invitano a sedersi per godere di questo fantastico scenario e scattare romantiche foto con il proprio amore, per non dimenticare mai come ogni viaggio, ed ogni chilometro percorso insieme possa trasformarsi in un'avventura speciale.



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