Monza 15/11/'15
Il campionato comincia in casa per gli squaletti di Monza, che subito ospitano una nuova compagine lombarda: I Warriors Viadana.
Si poteva immaginare il valore dei singoli atleti rivali considerando che tutti erano o ex nazionali o con un'esperienza decennale nel mondo del wheelchair hockey, ma di sicuro non ci si aspettava potessero essere cosi letali. Un'autentica corazzata che ha messo alle corde i giovani biancorossi dalle prime battute fin al risultato finale di 1-21.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Non c'è nulla da dire dopo un risultato cosi. Sapevamo di non poter esordire in altro modo, ma siamo usciti dal campo esterrefatti per l'eccessiva rabbia agonistica degli avversari. Nonostante noi avessimo patologie ben più gravi delle loro, non si sono fermati. Giusto così, anche se l'etica sportiva e la coscienza personale dovrebbe suggerire di rallentare i ritmi quando si è nettamente superiori.
Sono stra felice di aver realizzato proprio io il gol della bandiera e l'ho persino dimostrato con una folle esultanza!.
Un solo gol realizzato nel finale, voluto dopo aver spinto oltre i limiti delle proprie capacità fisiche, contro un avversario che si diverte a impallinarti e che di reti ne può segnare anche 50 senza il minimo sforzo, conta più della vittoria.
Il campionato comincia in casa per gli squaletti di Monza, che subito ospitano una nuova compagine lombarda: I Warriors Viadana.
Si poteva immaginare il valore dei singoli atleti rivali considerando che tutti erano o ex nazionali o con un'esperienza decennale nel mondo del wheelchair hockey, ma di sicuro non ci si aspettava potessero essere cosi letali. Un'autentica corazzata che ha messo alle corde i giovani biancorossi dalle prime battute fin al risultato finale di 1-21.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Non c'è nulla da dire dopo un risultato cosi. Sapevamo di non poter esordire in altro modo, ma siamo usciti dal campo esterrefatti per l'eccessiva rabbia agonistica degli avversari. Nonostante noi avessimo patologie ben più gravi delle loro, non si sono fermati. Giusto così, anche se l'etica sportiva e la coscienza personale dovrebbe suggerire di rallentare i ritmi quando si è nettamente superiori.
Sono stra felice di aver realizzato proprio io il gol della bandiera e l'ho persino dimostrato con una folle esultanza!.
Un solo gol realizzato nel finale, voluto dopo aver spinto oltre i limiti delle proprie capacità fisiche, contro un avversario che si diverte a impallinarti e che di reti ne può segnare anche 50 senza il minimo sforzo, conta più della vittoria.
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