Vienna, la Dama dell'Eleganza

Sia io che Mina siamo sostenitori di una teoria: Se nel passato non fossero esistiti i geni, nel presente non avremmo alcunché da goderci. 

Simile teoria può essere applicata a diverse città del mondo, ma in Europa ce n'è una, in particolare, in cui l'operato di menti brillanti è più che mai vivo e tocca i più disparati campi.
Questa città è Vienna, capitale austriaca e Dama dell'Eleganza
Grandi Uomini come Freud, Klimt, Schiele hanno vissuto a Vienna, agli inizi del XX secolo, e nonostante il tracollo dell'Impero austro-ungarico han lasciato una sostanziosa eredità. 

Un lascito tangibile ai posteri, tant'è che la loro gloria si sente e si vede ovunque camminando per le strade.    
Il perché Vienna attiri così tanti turisti ogni anno, dunque, è presto detto, anche se il fatto di essere lì, testimoni silenziosi di un passato fulgido, è qualcosa di inenarrabile. 
Ad ogni angolo si respira l'essenza dell'Arte, e seppur si debba fare i conti con il caos moderno, il traffico e la vivacità cittadina, ancora ci si perde tra gli stucchi di un palazzo, le note di un compositore o i riflessi dorati di un mosaico. 
E' vero, a Vienna bisogna sapere cosa si vuol visitare. Non tutto è raggiungibile a piedi. 
Per questo consigliamo prima di recarvi in hotel (nel caso si decida di star li alcuni giorni) e concentrarsi su ciò che si può vedere passeggiando. E poi spostarsi verso la periferia. 

Noi abbiamo avuto la fortuna di prenotare una doppia in un dignitosissimo 3 stelle, Hotel Mozart, a 1 km e mezzo circa dal cuore della città, sicché siam potuti uscire fin dalle 6 del mattino, quando ancora gli abitanti stavan dormendo, e piano piano vagare tra i vicoli della Ringstrasse, osservando meravigliati palazzi, chiese e monumenti ben mantenuti e conservati.
Immaginare che Beethoven, Freud, o Klimt, anni prima abbiano visto ciò che in quel momento stavamo ammirando noi, fa venire la pelle d'oca.

"L'anello" circonda la stragrande maggioranza dei tesori artistici e culturali di Vienna, come la Cattedrale di Santo Stefano, bella e particolare, con le sue torri e il tetto di tegole smaltate a maiolica con lo stemma imperiale. 
La Cattedrale funge da punto di riferimento infallibile, ma se non si ha una cartina alla mano è comunque facile perdersi nella vasta città. 
Dalla piazza si snodano le strade principali, le più "in", quelle che han regalato fama a Vienna indirizzandola ai primi posti nella classifica delle migliori città europee per tenore di vita, eppure a raggiungere un'altra attrazione "classicheggiante" ci si mette davvero poco.
Si tratta dell'Hofburg, il Palazzo Imperiale, restata residenza reale fino al 1918. 
Il Palazzo che è di una grandezza impressionante, è un complesso di edifici che comprende la Chiesa Agostiniana, i ricchi appartamenti imperiali, biblioteche nazionali e musei. 
C'è da dire che noi a Vienna ci siamo andati per un'occasione particolare, ovvero celebrare la Pasqua. Allora perchè non parlare di un bel mercatino pasquale che abbiamo visto in pieno centro storico? 
Nulla a che vedere con quello allestito nel cortile dello Schonbrunn, questo lo premettiamo, ma vi garantiamo anche che è molto pittoresco. 

Per raggiungerlo basta percorrere la strada proprio di fronte all'Hofburg e seguirla finchè si arriva al Freyung, piazza della vecchia Vienna. 
Qua sarete letteralmente sommersi dalle uova. Una "montagna", la più grande d'Europa, con oltre 40.000 uova dalle accese tinte pastello, rigorosamente dipinte a mano, ricamate o ancora intagliate con il legno. Un'autentica delizia per gli occhi...e per il palato, data la quantità industriale di uova di cioccolato messe in vendita dalle bancarelle artigianali.
Insomma, Vienna è un perfetto connubio tra tradizione e modernità. 
L'amore per il lusso antico si fonde con l'odierno progresso frenetico e regala agli uomini quel malinconico aplomb stretto nell'abbraccio di un infinito valzer.

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