La Storia Infinita di Bruno Weber

Chissà quante volte vi sarà capitato d'essere avvicinati da una persona cara e sentirsi dire: "stanotte ho fatto un sogno stranissimo"... e mentre comincia a parlare voi la guardate stranito, e più entra nei dettagli più aggrottate le sopracciglia in preda alla confusione.
Ebbene, esiste un parco a Dietikon, un piccolo paese distante 15 km da Zurigo in Svizzera, dove un artista locale, tale Bruno Weber, c'è riuscito a dar un corpo alle proprie fantasie, appropriandosi di un intero parco.

Lo Skulpturenpark non è semplicissimo da trovare se non si hanno le giuste coordinate, nonostante si possegga un navigatore o si chieda l'indicazione in loco, perchè quasi nessuno ne conosce l'esistenza.

Gira e rigira è a noi che si presenta davanti un buffo animale a sentinella di un parcheggio e allora li' capiamo che, forse, stiamo andando nella direzione giusta.
Ma quando un'aspra collinetta ci invita a salire, offrendoci una miriade di sentieri "sbagliati" che scopriamo condurre altrove, è nuovamente il caos.
Torniamo sui nostri passi un paio di volte, e trovandoci nello stesso punto centrale dell'arrampicata decidiamo di proseguire dritti. Il susseguirsi in copia di giardini comuni, orti, e corsi d'acqua da un senso di smarrimento, come si fosse metaforicamente imprigionati nel limbo della dormiveglia, fino poi raggiungere la sommità della collina e qui avere la definitiva certezza di vivere un'esperienza onirica.
Siamo dentro al mondo surreale di Bruno Weber, popolato da gufi giganti, unicorni, e cani volanti.
Viene spontaneo stare in silenzio, estasiati e rispettosi verso quelle chimere che appartengono ad un altro e che al minimo rumore potrebbero svanire.
Ogni scultura rappresenta una follia estratta dal cilindro di un cappellaio matto, un qualcosa che non è mai come sembra; ed ecco un gatto diventare una portantina per un elefante, oppure un leon-folletto trasformarsi in uno strumento a fiato, e ancora serpenti marini usati da scale, passerelle e sedie per rilassarsi all'ombra e recuperare la cognizione del tempo.
L'opera più grandiosa, invece, consiste in due magici cani alati che intrecciandosi formano un mastodontico ponte sospeso tra cielo e terra per 105 metri.
Non ricorda Falkor, il mitico cane-drago de La storia infinita?
Uguale ad Atreiu, che nel film ebbe l'arduo compito di salvare il Regno di Fantàsia, ancor oggi la moglie di Bruno Weber veglia sull'intero parco e sui suoi visitatori.
E lo fa da una stupenda casa al limitare di tutte le sculture; imponente e magica, con un groviglio di doccioni gotici e simboli esoterici.
Chi ha l'ardire d'esplorare ogni angolo con il cuore più che con gli occhi, sa che c'è un qualcosa che va Oltre all'aspetto superficiale delle cose terrene.
Dunque, questo parco ci insegna che non c'è spazio all'aridità umana.
Il Nulla non può avanzare, se tutti insieme, grandi e piccini, riuscissimo a percorrere per sempre la strada dei sogni.
INFORMAZIONI PRATICHE
Lo Skulpturenpark Bruno Weber si trova subito fuori Dietikon nel comune di Spreitenbach, a circa 15 km da Zurigo

Il Parco è piccolo, in un'ora e mezza si può tranquillamente visitare tutto, ma attenzione che per "godersi" ogni scultura occorre molto più tempo.
E' accessibile ai diversamente abili, ma bisogna cautelarsi. Bisogna essere accompagnati per poter superare certi dislivelli e terreni sconnessi. Preferibilmente è consigliato utilizzare una carrozzina manuale piuttosto che elettrica.

Gli orari d'apertura variano in base alla stagione.
Da aprile ad ottobre il parco è visitabile il mercoledi (h 13-18), il sabato e la domenica (h. 11-18)
Da novembre a marzo solo la domenica (h 11-17)

Prezzi:
Adulti: 12 franchi
Bambini (fino a 12 anni): 8 franchi

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