Il Segno dell'Esorcista

Dopo aver letto il mini-saggio sull'Esorcismo, ho cercato di approfondire questo delicato argomento, sebbene non vorrei mai che nel nostro blog si inizi a parlare di politica o di religione. Penso siano questioni troppo delicate e personali per essere relegate in uno spazio virtuale, e allo stesso tempo per essere pubblicate alla mercé di tutti. 
Eppure devo ammetterlo, a volte è inevitabile, anche col rischio di subire critiche.
Io sono Credente, e credo che da ambedue le parti; nel bene e nel male "qualcosa" ci sia. 





TRAMA:
Padre Amorth torna con racconti inediti: i suoi esorcismi più duri, più lunghi, più difficili.
L'esorcista decano della Chiesa cattolica non accetta di essere l'ultimo dei liberatori: convinto dell'avvicinarsi dell' "ora di Satana", rivela i suoi ultimi scontri contro le legioni infernali determinato a consegnare la propria eredità di pratiche, riti e preghiere per sconfiggere il demonio. Ancora una volta Amorth decide di alzare ogni velo al fine di trasmettere a fedeli, sacerdoti e semplici curiosi il proprio bagaglio di esperienza, il proprio lascito ai giovani esorcisti che saranno presto chiamati ad agire negli anni futuri.

COMMENTO PERSONALE:
A mio parare, Padre Amorth intervalla il racconto di due episodi di possessione con il richiamo agli insegnamenti del cristianesimo, forse per non far "pesare" il contenuto del libro.
Ho avuto un misto di sensazioni nel leggere queste esperienze forti e assolutamente reali, che trasmettono angoscia e fanno sorgere domande esistenziali su chi siamo e sull'influenza che il Sacro ha nella nostra vita quotidiana di peccatori. Ma il messaggio finale non è di terrore, bensì di speranza, o meglio di certezza: Cristo ha sempre vinto sul Male ed è il Diavolo ad aver paura, non il credente quando si abbandona e segue il suo Signore.

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