Il Bosco degli gnomi

Un fitto bosco, una casetta piccolina e buffi ometti dal cappellini a punta. 
Quante volte sono stati gli ingredienti principali delle favole che ci raccontavano da bambini?
Ma forse quel che nessuno può sapere è che un posto abitato da creature magiche esiste veramente e non si tratta di una "rievocazione"...
Bisogna prendere la macchina e raggiungere Zone (BS), un paesino tranquillo incastonato tra i monti della provincia bresciana e il lago di Iseo, addentrarsi nel cuore di un bellissimo sottobosco al riparo da occhi indiscreti e fermarsi ad ascoltare le spiritose vocine del piccolo popolo. 

Il luogo chiamato per l'appunto "Il Bosco degli gnomi" si trova di poco fuori il centro storico di Zone sull'antica mulattiera che da valle porta alla cima del monte Guglielmo. 

L'unico disagio è costituito dai parcheggi, pressoché inesistenti nei paraggi. 
Prima di raggiungere il bosco si deve attraversare tutto il paese seguendo le indicazioni lungo stradine asfaltate, ma in leggera pendenza, e che se da una parte fanno ben sperare in un proseguo liscio come l'olio, dall'altra presagiscono un continuo assai più complicato.

Il Bosco infatti, comincia e si snoda tutto in salita, all'ombra di sempreverdi e piante d'ogni tipo, ma con un manto stradale "originale", formato da sassoni e blocchi in pietra che ne impediscono l'accesso a sedie a rotelle o passeggini di città. 

Eppure noi siamo testardi, oltre che magici, e non ci è sembrato giusto arrenderci. 
I nostri mini amici erano lì ad aspettarci, e il loro invito non si deve mai rifiutare, infatti è risaputo che gli gnomi, le fate, non si mostrano a chiunque. ma devono mantenere la giusta distanza dall'uomo se non vogliono essere derisi o, peggio, diventare proprietà privata dell'egoismo umano, e potrebbero passare anni dalla prossima apparizione.

Ad ogni tornante e in ogni spiazzo erboso fanno capolino, sornioni e pacifici, non solo gnomi e fate, bensì matrone, patriarchi, animali fantastici e tutti prendono vita dagli alberi, per assorbirne linfa prodigiosa utile a mimetizzarsi nei confronti di chi non rispetta le loro tacite 
regole.

ROSSO DI ZONE
Il sig. Luigi Zatti, soprannominato il Rosso per il colore dei suoi capelli, è una persona dotata di grande talento e abilità.
Uomo di montagna, idealista e sognatore è colui che ha permesso la nascita del Bosco degli gnomi come percorso turistico.
Ritirandosi in pensione poco più che cinquantenne ha pensato di recuperare il tempo perso in gioventù dedicandosi agli studi e affinando le tecniche per scolpire il legno. Così, da alberi ancora ben ancorati al terreno ha dato vita ad oltre 70 sculture raffiguranti gli abitanti del piccolo popolo nei boschi sulle pendici del monte Guglielmo.
Con tanta umiltà non ha mai preteso aiuti, ma anzi, è lui stesso maggior creatore di una delle principali attrazioni di Zone. 

INFORMAZIONI PRATICHE
Il bivio per Zone si trova a Marone lungo la statale 510, a 7 km da Sulzano e 10 km da Pisogne. Imboccato il bivio si prosegue per 6,5 km raggiungendo il piccolo abitato.
In auto si deve percorrere l'autostrada A4 e prendere l'uscita per Ospitaletto. Si seguono poi le indicazioni per lago d'Iseo, Boario Terme Vallecamonica e infine deviare verso la nuova Superstrada (ss 510) fino all'uscita di Zone.

Le opere che ad oggi si incontrano sull'antica mulattiera sono 44 per una passeggiata totale di 2 ore e 40 minuti se a passo spedito si vuole arrivare in vetta al monte Guglielmo. 
Su 1900 m d'altitudine noi onestamente ci siamo fermati a circa 1600 a causa della troppa fatica, anche se già abbiamo fatto più di quanto ci fosse permesso visto che il percorso è sul serio proibitivo per persone affette da handicap o bambini piccoli che necessitano di passeggini. 

A tutti gli altri lo consigliamo vivamente, prendendosi comunque molto più tempo di quello previsto per la salita perchè ogni scultura merita rispetto e attenzione, e perchè camminare nei boschi è sempre un ottimo esercizio per allenare corpo e mente. 

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