All'Abbazia di Senanque

Nel caso si abbiano solo pochi giorni per esplorare una regione interessante come la Provenza, bisogna macinare km come se non ci fosse un domani, saltare pranzi e cene, infischiarsene degli orari e delle visite guidate, e vedere un po' tutto di corsa. 

E' un atteggiamento indubbiamente sbagliato per due viandanti, ce ne rendiamo conto perfettamente, ma come si dice: un domani potrebbe non esserci davvero, visti i tempi che corrono.... perciò è meglio iniziare a dare subito un'occhiata, se poi ci sarà modo di ritornare ed approfondire ben venga.

Sono le 17.30 del pomeriggio quando ci lasciamo dietro gli incantevoli villaggi della zona del Luberon e imbocchiamo pacifiche strade collinari, immersi nella natura tra gli ideali profumi di vino e fiori, come la lavanda, che qui, a gran distese, copre la maggior parte dei campi tingendoli di viola.

Siamo agli inizi di giugno e c'è tanto sole, il clima giusto per una fioritura, invece di lavanda ne troviamo soltanto qualche ciuffetto qua e là; forse è prematuro, ma non ci lasciamo scoraggiare e proseguiamo imperterriti verso la nostra meta, seppur consapevoli che non sarebbe stata la stessa meraviglia senza quell'oceano violaceo.

L'Abbazia di Nostra Signora di Senanque, infatti, la troviamo nuda, e ci imbarazza stare al suo cospetto.
Evitiamo di camminare tra i sentierini nei campi spogli e ci avviciniamo quatti quatti lungo i suoi fianchi, percorrendone lentamente il perimetro, ma senza accendere al cancello principale ormai chiuso, a causa del'orario di chiusura ampiamente superato.
L'edificio religioso, privo della lavanda, risulta molto simile a tanti edifici religiosi visti in Italia, sia per architettura che per location, però è sempre un obbligo restarne affascinati.

Scattiamo una decina di fotografie, da ogni lato, immortalando tutte le sue linee semplici e pulite.
Storicamente fu fondata nel 1148, ma è tutt'ora frequentata da una dozzina di monaci cistercensi dediti alla rigida disciplina "Ora et Labora", secondo i precetti di San Benedetto da Norcia.
Le regole dell'Ordine impongono dei tempi di preghiera, ai tempi di lavoro per la completa autosufficienza alimentare.

Sappiamo che prenotandosi al sito di Senanque, oppure presentandosi nelle ore d'apertura al pubblico, è possibile visitare l'interno dell'Abbazia in circa un'ora, ma noi questa volta ci dobbiamo accontentare di una capatina alla cappelletta, nel quale è consentito chiudersi in preghiera e meditazione e lasciare tracce del proprio passaggio, ovviamente nel silenzio più assoluto per rispetto della vita monacale.
Onestamente; non capita tutti i giorni di poter pregare cosi, in un luogo tanto sobrio e rustico da riuscire a creare un unico legame con Dio e la natura... all'Abbazia di Senanque si può.

SENANQUE IN PILLOLE
- Periodo migliore: giugno - luglio
- durata media: 2 ore
- difficoltà: 2/5
- accessibilità: l'Abbazia di Senanque è accessibile in parte ai diversamente abili

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