Aigues Mortes; un trenino sulle acque rosa

Esistono cose talmente ovvie che smettiamo di chiederci perchè sono come sono. 
Sopiamo la nostra curiosità pensando di essere troppo adulti per porre delle domande, e ci facciamo bastare le risposte che già sappiamo.
Eppure tutto ha un perchè, e una spiegazione che va oltre la logicità; ad esempio, vi siete mai chiesti perchè l'acqua del mare è salata?
Quella dei fiumi, dei laghi e dei ruscelli è dolce, quella del mare invece no.

Un'ipotesi fantastica è da ricercarsi nell'antico racconto di due fratelli; uno pescatore povero, ma con un cuore grande, l'altro capitano di una nave, ricco, avido ed egoista.
Un giorno il pescatore si recò a casa del fratello per chiedergli del pesce, poichè non mangiava da tempo, ma lui, da gran taccagno, lo scacciò in malo modo dicendo che non avrebbe dato da mangiare a uno scansafatiche.
Il poveretto, ancor più affamato, lasciò la casa e per strada incontrò un'anziana signora.
Questa gli domandò cosa avesse e dopo aver ascoltato pazientemente la sua triste storia gli regalò un macinino del sale.
Il giovane sorrise scettico e con un pizzico di rabbia le disse che non gli sarebbe servito, non avendo alcunché da macinare.
L'oggetto però aveva un potere magico, e qualsiasi cosa avesse desiderato il pescatore, il macinino l'avrebbe esaudito. Bastava solo pronunciare due formule magiche: "Oh macinino mio bello, macinami questo e quello" e il macinino avrebbe iniziato a macinare, "Oh macinino mio bello, smetti di macinare" e il macinino avrebbe smesso.
Il pescatore dunque ringraziò l'anziana signora, ma ancora poco convinto tornò a casa.
Durante il tragitto pensò a quanto sarebbe stato bello avere una casa grande e pulita, con la dispensa piena, una tavola imbandita e un giardino pieno zeppo di fiori ed alberi da frutto.
Senza nulla da perdere, pronunciò la formula magica.
In un battibaleno apparvero sul tavolo di casa cibi deliziosi di ogni tipo e in giardino spuntavano ovunque alberi da frutto.
Il pescatore non credette ai propri occhi, benedisse l'anziana signora e si riempì la pancia come mai aveva fatto prima. Si vestì poi di tutto punto e si recò di nuovo a casa del fratello, per condividere con lui quel regalo meraviglioso.
Manco a farlo apposta, il capitano si appropriò del macinino, cacciando il fratello che non ebbe nemmeno il tempo di ammonirlo sull'uso corretto delle formule magiche.
Con un ghigno malefico il capitano espresse al macinino il desidero di avere del sale, tanto da evitargli di andar in giro a cercarlo e renderlo l'uomo più ricco del modo.
Il macinino cominciò a fare il suo dovere, producendo chili e chili di sale, senza fine.
Il capitano non ricordò di aver sentito dal fratello la formula magica contraria per spegnere il macinino e ben presto la nave si riempì di sale, fin sopra l'albero maestro, e cedette all'enorme peso. La nave colò a picco, tra la disperazione del capitano e i suoi uomini, che invano sparavano parole a caso per fermare il macinino.
Il macinino affondò insieme alla nave, e non smise di macinare.
Ad oggi nessuno ha più ritrovato il macinino per potergli dire: "Oh macinino mio bello, smetti di macinare!" ed è per questo che i mari sono tutti salati.
E' leggendo questa storiella a bordo di un trenino che attraversiamo le saline di Aigues Mortes, nelle Camargue.
Zanzare a parte, abbiamo l'impressione di essere gli unici esseri viventi in uno scenario surreale, oseremmo dire lunare per via della desolazione e dal netto contrasto fra le gigantesche montagne bianche di sale e le sconfinate distese d'acqua rosa.
I fenicotteri amano tuffarsi in questo mare e da esso estraggono la loro prelibatezza preferita: piccoli crostacei chiamati Artemia Salina, gamberetti contenenti il pigmento rosato che donano all'acqua e alle penne dei volatili il loro caratteristico colore.
Il trenino scorre a velocità moderata, un po' troppa per permetterci di scattare foto perfettamente a fuoco e primi piani degli uccelli, ma in un'ora e mezza ci regala panorami mozzafiato. Non si può dire dove inizia il cielo e finisce la terra, però il mare ha una tinta magica e a tratti il sale cristallizzato brilla sotto la luce del sole. 
In lontananza si scorgono le mura della cittadina di Aigues Mortes, distante una manciata di chilometri e nostro successivo approdo. 
Il nome, nonostante suoni poco rassicurante, è dovuto alla presenza di stagni e paludi che l'abbracciano tutta intorno, ma non può esserci un centro storico più vivace. 
Con i suoi ristoranti, le sue boutique e i troppi negozi di souvenir è chiaro che si basa principalmente sul turismo, benchè preservi monumenti affascinanti come la Tour de Costance, la chiesa de Notre Dame des Sablons con il particolare campanile a vela e la statua di St. Lovis nella piazza principale.
Il conducente del trenino annuncia una sosta, proprio davanti ad un enorme salina...non più usufruibile, ma conservata per essere scalata dai visitatori e dall'alto godere della vista di tutte le altre saline rosa. 
Dopo una decina di minuti il trenino prosegue con lento incedere fino al piccolo museo, ultima tappa. Qui è interessante ammirare gli strumenti d'estrazione del sale, le riproduzioni a grandezza naturale di tutti gli uccelli presenti nella palude e i pannelli informativi. 
Bisogna ricordarsi, inoltre, che non vige la regola del "guardare, ma non toccare", infatti è d'obbligo stringere nelle mani i cristalli salini e saggiarne l'aroma lasciato sulle dita.
Qualche acquisto e ritorniamo sul trenino, ma stavolta per un minuscolo tratto; il tempo di veder le montagne di rimpicciolirsi...come singoli granelli di sale. 

AIGUES MORTES IN PILLOLE
- periodo migliore: giugno-luglio
- durata media: mezza giornata
- Le saline si possono visitare a bordo di un trenino, tutti i giorni da Marzo a Novembre ad orari stabiliti. Purtroppo non so dire con certezza se esista un trenino accessibile ai disabili motori in quanto io, facilmente trasportabile in braccio, ho lasciato la carrozzina in auto per poi sedermi normalmente sui sedili con gli altri passeggeri. 
I parcheggi sono gratuiti, mentre le tariffe variano in base al periodo.

Nessun impedimento per la visita della cittadina, ovviamente accessibile a tutti i diversamente abili.
I parcheggi fuori le mura sono a pagamento, tranne uno che fiancheggia il campo sportivo locale. 


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