Un Natale sotto l'Arco

Freddo e tanta neve.
Sono questi gli ingredienti che d'inverno ci si attende sulle Dolomiti a 1300 m. d'altezza, anche se siamo in pieno periodo d'Avvento e con l'unico pensiero di esplorare borghi, mercatini di Natale e laghi incantati.
Cosi, in occasione del ponte dell'Immacolata, abbiamo trascorso due bellissimi giorni a Merano e Levico Terme, effettuando prima del rientro a casa una sosta per trattenere dentro i nostri cuori la magia che solo il Natale sa donare. 
Scegliamo dunque di visitare Arco di Trento, il primo ad inaugurare la stagione natalizia, che da un lato si affaccia sul fiume Sarca nella piana del lago di Garda e dall'altro spiccano le montagne.
Questa particolare posizione viene chiamata in dialetto "busa" (la buca).
Dopo aver perso una mezz'ora di tempo per trovare parcheggio finalmente possiamo iniziare ad esplorare Arco, ed è talmente piena di vicoletti che non si sa da che parte cominciare, così, dato che ormai è mezzogiorno, decidiamo di pranzare in un ottimo ristorantino in via Segantini, il pittore locale a cui il villaggio dedica mostre d'arte in suo onore.
Ovviamente scegliamo un piatto dal gusto tipicamente alto atesino: pennette con panna, speck e noci.

A pancia piena si ragiona meglio, ma prima di inerpicarci sulle varie viuzze in salita per smaltire il pranzo, guardiamo la piazza principale. La bellissima chiesa della Collegiata dell'Assunta domina imponente e sotto di lei, disposte a cerchio, diverse piccole casette in legno dell'agognato mercatino.
Secondo il nostro parere non si tratta del miglior mercatino visitato in tutto il Trentino Alto Adige, eppure non esula anch'esso dal presentare oggetti d'artigianato e prodotti gastronomici che rendono l'atmosfera serena e conviviale.
Il mercatino di Arco è organizzato per divertire grandi, ma soprattutto piccini, con numerose attività ludiche e creative.
E' possibile passeggiare tra le bancarelle ed un parco limitrofo al centro storico in groppa a degli asinelli, indossando un caschetto con finte orecchie identiche, ed accarezzare altri animali da cortile all'interno di appositi stand.
Poi la sera assistere a bocca aperta agli effetti di luce proiettati sulle facciate degli edifici, alle frasi natalizie e ai grandi fiocchi di neve animati sulle pareti di Palazzo Marchetti, fino ad arrivare al momento clou, ovvero lo spettacolo pirotecnico che illumina il cielo di Arco. 

Tante sono comunque le cose che ci restano da fare, e che nemmeno credevamo di poter fare, prima dell'imbrunire e tornare a casa.

Spostandoci verso il fiume Sarca alziamo lo sguardo verso l'alto, e dalla sommità di una rupe rocciosa svetta il castello medievale del borgo, in uno scenario suggestivo e di grande fascino.
La storia del castello risale al 1196, quando Federico d'Arco lo dichiara bene allodiale degli abitanti, ma successivamente la famiglia d'Arco se ne impossessa diventando l'unica proprietaria.   
Da allora ogni vicenda è legata ai signorotti del luogo che governarono su queste terre.
La vera chicca, tuttavia, riguarda la sua struttura; pare ci fossero 365 finestre, tante quanti sono i giorni dell'anno e oltre 100 stanze. Il numero è connesso ai fenomeni paranormali e del mistero, come numerosi sono, in generale, i ponti, i campanili e i bastioni che molte leggende affermano siano stati costruiti per mano del diavolo in una sola notte.
Vicende tragiche, tra l'altro, avvennero nel castello. Come ad esempio nel 1389, anno dell'uccisione di Antonio d'Arco a causa delle troppe atrocità commesse, e a detta di alcune testimonianze, all'interno del Castello di Arco si aggirerebbe ancora il suo fantasma.
Non sapendo quale sia la strada per raggiungere il castello ci affidiamo alla segnaletica che indica 20 min di cammino e, cartello dopo cartello, imbocchiamo una serie di vialetti acciottolati fino ad entrare in Stranfora, rione medievale di Arco, simile ad quartiere degli antichi mestieri. 
La nostra salita si interrompe ad un bivio costituito da una sola ed erta scalinata verso il castello, ma in compenso, dall'altra parte, ci regala una sorpresa davvero insolita: un lungo percorso alla ricerca di presepi preparati meticolosamente con qualsiasi materiale, pregiato o di fortuna, e in qualsiasi angolo, anche il più nascosto ed inutile, per trasformare la rassegna in un'autentica caccia al presepe!
C'è il presepe fatto con le classiche statuine, ma celato dietro massi a bordo strada,
quello formato da bottiglie di vino,
il preferito delle sarte
e il presepe amato da chi ha il pollice verde.
Insomma si tratta d'un iniziativa davvero buffa ed originale che fa venir voglia di fermarsi ad Arco, almeno un paio d'ore ad ogni Natale. 

INFORMAZIONI PRATICHE 
Mercatino visitabile tutti i giorni fino al 7 gennaio, per gli eventi consultare il sito ufficiale mercatini di Arco.
Presso il borgo sono presenti tantissimi parcheggi sia gratuiti che a pagamento, ma scarseggiano quelli riservati ai diversamente abili. Il nostro consiglio, per tutti, è quello di parcheggiare prima di superare il ponte sul fiume Arca, oppure in viale Rovereto a 200 mt dal centro storico. 

-----> Cliccate qui se volete vedere tutte le foto del Natale ad Arco 

Commenti

  1. Ma che meraviglia questi presepi nascosti negli angolini! Poi il mercatino sembra uno dei classici che stanno nel mio immaginario. Da me ci sono solo quattro stand messi in fila. Magari ci rifacciamo con i presepi viventi.
    Le Dolomiti le adoro. Ci andavo ogni estate quando ero bambina e poi quando tornavo a casa facevo finta che le nuvole fossero le cime delle montagne. Sono tantissimi anni che non ci vado.

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    1. Ciao Tiziana!! ci emoziona questo tuo commento.. è il primo e speriamo non l'ultimo :D
      Ce ne sono davvero tantissimi di presepi, alcuni non li abbiamo fotografati perchè simili tra loro, ma credimi che vederli nei posti più strani è troppo divertente!! Il Trentino/SudTirolo dista da noi 3-4 ore di strada, e in pratica ci andiamo in tutte le stagioni!!! Ti aspettiamo un giorno qua al Nord..

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  2. Passo 'spesso' in Trentino, ma questo borgo non lo conoscevo! Prima o poi xi andrò...nel frattempo lo metto nella lista! ;)
    Ciao e complimenti per il blog
    Matteo

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  3. Ciao Matteo, grazie per essere passato dal nostro blog e per aver gradito il resoconto! :)
    Siamo contenti di averti consigliato un posto nuovo, ti garantiamo che Arco merita una sosta almeno di mezza giornata.
    sto or ora scrivendo di Levico Terme focalizzando l'attenzione sulla Tradizione dei Krampus, penso che sarà pubblicato tra un paio di giorni.
    Sei sempre il benvenuto! ciao
    Andrea

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