Innamorati a Roermond...finché morte non ci riunisca


Se vi dicessimo che in Olanda, nella provincia di Limburgo, esiste una cittadina famosa principalmente per il suo cimitero piuttosto che per le bellezze architettoniche, voi ci credereste?
Fate bene a risponderci di sì, perchè esiste e si tratta di Roermond!
Il grazioso paese "orange", situato quasi al confine con la Germania, cela (a partire dal nome), parecchie storielle interessanti.
"Roer", termine traslato dal teutonico vocabolo "Rur", si riferisce al fiume che scorre intorno al centro storico, invece "mond" pare derivi dal tardo latino "mundium", ovvero "tutela".
Che in tutte le città dei Paesi Bassi ci passi almeno un fiume o una serie di canali è un dato di fatto, ma è soprattutto per il fiume Roer condiviso coi tedeschi, un popolo da sempre ricco di aneddoti e Tradizioni, che gli olandesi hanno un occhio di riguardo, essendo dimora di un'antica dea fluviale chiamata Rura, in grado di fornire protezione alle acque e a tutto l'agglomerato di Roermond.

Ma come dicevamo all'inizio, è il cimitero monumentale a fare da padrone grazie ad una peculiarità al sapor di miele, documentata eppure troppo dolce per apparire vera.
E' la storia di un amore eterno, quello che nemmeno l'astio di una società accecata dai dogmi ha saputo spezzare, illudendosi però di averlo fatto, e portato al trionfo con l'unione di due tombe distinte e separate.
Siamo nell'Olanda della prima metà del 1800, dove si vive in forte conflitto religioso e il Paese è martoriato da aspre lotte, che vede opporsi cattolici, protestanti e una sparuta minoranza di ebrei.
Dentro al cimitero non si ha soltanto la sensazione di violare l'Aldilà, ma proprio di disturbare un mondo ultraterreno ancora marcato da differenze e ostacoli che hanno la forma di un labirinto di mattoni.
Mentre lo esploriamo silenziosamente in tutte le sezioni; la parte cattolica, la parte olandese riformata e le aree ebraiche, raggiungiamo anche la zona del cimitero perduto.
Qui la malinconia si fiuta nell'aria, però non è l'odore di fiori e naftalina a stupirci, o il misto di sacralità e vecchiaia. E' il profumo dell'amore, e non a caso, troviamo le tombe di due sposi; una dirimpetto all'altra, cosi vicine da potersi toccare se non ci fosse un maledetto muro a dividerle.
Vi sono sepolti il colonnello protestante JWC Van Gorkum e la nobildonna cattolica JCPH van Aefferden, che si sposarono nel lontano 1842 provocando uno scandalo senza precedenti.
In un'Olanda che era retta dalla "pilastrizzazione", una società rigidamente spartita secondo ideologie politiche e religiose ed ognuna con una propria istituzione (scuole, giornali e ospedali), vigeva nella teoria la tolleranza reciproca, ma nella pratica non era cosi e un matrimonio tra individui appartenenti a fazioni discordanti era considerato una condanna.
I due coniugi nel corso di 40 anni di vita insieme subirono ritorsioni e atti di violenza inaudita; fu appiccato un incendio nella loro casa, vennero impiccati i due cani domestici, e sopportarono umiliazioni ed insulti pubblici fino alla morte del colonnello nel 1880. L'uomo venne sepolto nella sezione del cimitero riservata ai protestanti.
Otto anni dopo anche la donna morì, tuttavia prima di andarsene scrisse una lettera al parroco di Roermond ed espresse il desiderio di essere sepolta il più vicino possibile al marito.
Il prelato, mosso a compassione per quell'amore così forte da andare contro tutto e tutti, al momento della tumulazione, la fece seppellire addosso al muro divisorio delle religioni e si accordò con il pastore protestante affinchè fosse riservato lo stesso trattamento alla tomba del marito.
Nei mesi a seguire il parroco dal cuore d'oro si accollò le spese per far costruire una lapide composta da due torrette, che tutt'oggi si ammirano elevarsi oltre la parete, e dalle quali si prolungano due braccia di marmo che si uniscono stringendosi reciprocamente la mano, in un estremo atto di fede scolpito per l'eternità.
Fu così che venne celebrato, oltre all'amore terreno, l'amore etereo in grado di nutrirsi delle anime al di là della morte e di superare le inutili barriere innalzate dalle persone, carenti di umanità, ma ricche di pregiudizi.
Mano nella mano ci dirigiamo fuori dal cimitero, fortunati ad essere ancora al mondo sebbene ne abbiamo attraversate di cotte e di crude nella nostra vita. Chi meglio di noi può capire il sentimento che legava il colonnello e la nobildonna? 

Sorridendo debolmente ci accorgiamo che il sole sta per tramontare e che a momenti rischiavamo di restare chiusi nel campo santo; è tardi ormai per dirigerci verso una nuova città, meglio prendere un attimo la macchina e dirigersi al centro di Roermond.
La stragrande maggioranza dei siti elogiano il paese per un vasto outlet ai margini del centro storico, ma di sicuro non è l'unico punto di interesse.
Roermond si gusta piano piano sotto i tardivi raggi di sole che tingono d'arancio case e chiese, specie nella graziosa piazza del Munster, dominata dalla Munsterkerk, un bellissimo duomo progettato da Pierre Cuypers, maestro d'architettura riconosciuto in tutta Olanda per le sue opere grandiose. 
Osservare la statua a lui dedicata guardare di profilo la chiesa è un'emozione indescrivibile.
La piazza è altresì impreziosita dal "Muzierkkiosk", un piccolo chiosco della musica, (realizzato dallo stesso Cuypers) che nel contesto ricorda tanto un elegante giardino dell'ottocento. 
La statua di Pierre è solo la prima delle numerose sculture sparse per la città, e questa cosa ci colpisce perchè non crediamo sia una particolarità specifica di Roermond, eppure c'è chi organizza tour davanti ad esse per ascoltarne la descrizione. Senza sapere chi o cosa rappresentino proviamo ad affibbiargli noi un significato, senza discostarci dalla trama della giornata.
L'anziana che balla leggiadra e la ragazza che d'improvviso si tramuta in una vecchia signora ci trasmettono sensazioni forti, dandoci lo spunto per riflettere su uno dei temi per cui l'Uomo ha sempre dibattuto; il tempo e la sua caducità
Impossibile fermarlo e tutto ciò che oggi attrae, come ad esempio un bel corpo femminile, è destinato a svanire e decadere, ad eccezione dell'anima, che se sa fuggire dai rimpianti del passato e dalle angosce del futuro può ancora piacere e ballare libera dentro un presente pieno di vita.
Le ombre si allungano sull'asfalto e il cielo azzurro crea un suggestivo contrasto con le sfumature ambrate che si specchiano nel fiume Roer, sotto i ponti di pietra, e sui fiori intenti a decorarne il profilo. 
Camminiamo tranquilli addentrandoci nelle pittoresche vie del quartiere pedonale, scegliendo un delizioso ristorantino di fronte al palazzo comunale per cenare. Non ha nulla di caratteristico, anzi ha arredi piuttosto moderni, ma l'ambiente è comunque simpatico e confortevole, ed il tavolo a cui ci accomodiamo, accanto ad una grande finestra, ci offre un'ampia visuale sull'esterno. 
Si vede davvero tutto da qui; dalla piazza brulicante, agli ultimi sprazzi di luce sulla parte alta degli edifici, e ci sorprende, vista l'ora, come in Olanda persino il sole non voglia morire mai... 

-----> Cliccate qui per vedere tutte le foto di Roermond 

Commenti