Tutte le strade. . .non portano a Giethoorn

Dispiace cominciare un resoconto di viaggio molto piacevole con una critica, ma se c'è una cosa che non abbiamo mai sopportato è la gente che, vedendo foto di luoghi incantevoli relativamente vicini, scrive: "wow che meraviglia! devo assolutamente andarci, è un po' che ce l'ho in programma", però poi preferisce emigrare in altri continenti per (fingiamo di non sapere) quale ragione. 
Secondo noi non è necessario volare chissà dove per trovare posti belli; ci sono sotto casa, nella nostra Italia e, prima che in altri Paesi esotici, persino nella nostra vecchia Europa. L'importante è saper considerare come unica filosofia di viaggio l'esplorazione capillare di ogni Stato, borgo per borgo, perchè ognuno di essi può nascondere una leggenda o una chicca da scoprire, e sono i dettagli a fare la differenza.
Uno di quei villaggi che sono parecchio sponsorizzati sui social, ma che stringi stringi non sappiamo quanto siano frequentati se non dai turisti del Sol Levante, è Giethoorn, adagiato sui canali dell'Olanda nord orientale.
Noi abbiamo deciso di visitarlo in estate durante un tour tutto orange, e non è stato così complicato raggiungerlo. La cosa insolita è che una volta scesi dalla macchina bisogna scordarsi di possederne una, essendo un villaggio circondato dall'acqua e assolutamente contrario al traffico delle auto.
In termini di regole gli olandesi sono abbastanza ferrei, e lo è anche la natura che non ammette insipienze.
Metter piede in Giethoorn equivale a sbarcare su una sorta di isola di stampo lagunare, un'oasi naturalistica da vivere in silenzio e con tranquillità a piedi, in bici o a bordo di natanti.
Dicono sia simile a Venezia con tutti i canali che si intersecano nel centro e i ponticelli che permettono agli abitanti locali di attraversali ed entrare nelle loro deliziose casette.
Immaginate che bello sarebbe poter vivere qui; tornare dal lavoro, attraccare la propria barca oppure prenderla per puro hobby e gironzolare tra i canali tutt'intorno al villaggio, nelle zone più rurali e genuine, circondati da un'atmosfera di comfort e pace. Sarebbe una vita senza fretta e gli unici rumori udibili sarebbero i cinguettii degli uccellini e il rombo dei motori elettrici. 
La giornata è assolata, sebbene qualche nuvola di troppo ci oscuri angoli idilliaci e fa piuttosto caldo.
Ci rendiamo conto che sono una marea i turisti che si divertono a noleggiare gommoni e imbarcazioni, dirigendosi a bassa velocità lungo i percorsi indicati alla ricerca di aree nascoste e persino del lago, ove alcuni canali si immettono, vastissimo e libero da vincoli di circolazione.
Piacerebbe anche a noi prendere in consegna una barchetta per girare Giethoorn in maniera alternativa, ma non è semplice con una carrozzina da sistemare da qualche parte, Mina che dovrebbe faticare e stare attenta nell'indirizzare la barca, e io che dovrei restare aggrappato per non cadere in caso di speronamenti.
Eh si, infatti sapersi divincolare negli stretti canali è un'impresa non facile e gli urti possono avvenire da un momento all'altro, per fortuna non violenti. Alcuni canali sono a doppio senso, e per colpa di manovre scriteriate e posizioni scomode di alcuni si rischia di scontrarsi barca contro barca, o barca contro muretti, ma tutto sommato fa parte del divertimento. Chi naviga, senza problemi, ride a crepapelle e noi ci aggreghiamo, assistendo prudentemente dalla terra ferma.
Al lago ci possiamo soltanto affacciare dopo aver oltrepassato un pontile e malgrado il nostro sguardo venga privato della maggior parte dello spazio, sappiamo dell'esistenza di numerose specie di pennuti, farfalle e libellule che amano volteggiare a pelo dell'acqua e nella folta vegetazione intorno, però non è sempre stato cosi. 
Al tempo della sua fondazione, non erano i lepidotteri i padroni del territorio, bensì le capre, trovate purtroppo morte a causa di una forte alluvione dai Flagellanti, i primi abitanti fuggiti dalle persecuzioni religiose intorno al 1200 e che si insediarono proprio qui per difendersi dagli attacchi esterni sfruttando le vaste paludi di difficile accesso. 
I profughi della setta rinvennero un'enorme quantità di corna di capra e le usufruirono per creare bastoni, manici di coltelli, pettini, arnesi, ispirandosi ad esse anche per dare finalmente un nome alla terra in cui erano approdati; Gietehorens, appunto l'odierna Giethoorn. 
Con gli anni furono portate alla luce numerosi depositi di torba, e forti di questa piacevole scoperta gli abitanti seguitarono a scavare, fino a che Giethoorn assunse le sembianze di un isolotto per le tantissime buche lasciate sul terreno, talmente pregne d'acqua da trasformarsi in pozze, laghetti e in lunga serie di canali.
Noi percorriamo tutto il tragitto con un'espressione beata dipinta sul volto, ammirando i canali e i relativi ponti, sicuri di non aver mai visto nulla di più bello. 
Arriviamo a contare ben oltre 150 ponticelli in legno, ma poi ci "perdiamo" in prossimità dei vari incroci e ci lasciamo rapire dai curatissimi giardini privati, esplorabili soltanto guardando al di là dei cancelli divisori. 
Ogni cortile regala straordinarie aiuole ed angoli fioriti con coloratissime ortensie. 
Non sappiamo più dove guardare, e ciò che non riesce a cogliere i nostri occhi non sfugge all'obbiettivo della nostra fotocamera bridge, che scatta foto a ripetizione.
Il sole è alto e sebbene ci siano gli alberi a creare giochi d'ombra, la sua luce non offre le migliori condizioni per sperare in immagini di alta qualità, ma come si dice? l'importante è esserci...il resto se vorrà, verrà.
Ad affascinarci non sono soltanto i fiori e i cespugli rigogliosi, ma anche l'abbondanza di canne disponibili in questa zona cosi umida che hanno permesso la costruzione di graziosi tetti di paglia; caratteristica predominante delle case di Giethoorn. 
Ci riempiamo la vista di bellezze, mentre ci rechiamo verso il sentiero più battuto del villaggio, pieno zeppo di turisti in cerca di souvenir e ristoranti per rifocillarsi. 
Molti dei bistrot offrono cucina italiana e c'è solo l'imbarazzo della scelta. 
I prezzi dei menù sono parecchio cari, a onor del vero, tuttavia è comprensibile dato il servizio e la location. 

Dopo un pranzo veloce a base di toast per non sprecare nemmeno un minuto, proseguiamo sulla stradina principale salendo e scendendo da ponticelli "pubblici" ed incontrando statue in perfetto stile olandese.
Sono trascorse ormai diverse ore dal nostro arrivo, ed è incredibile quanto il tempo passi veloce quando si sta bene con sé stessi e con l'ambiente circostante. 
Al solito dobbiamo andare via per rimetterci in viaggio, ma un pezzo del nostro cuore resta qui in attesa di andare a riprendercelo..

INFORMAZIONI PRATICHE
Giethoorn dista circa 120 km dal Amsterdam, facilmente raggiungibile nell'arco di un paio d'ore. Meglio sarebbe introdurre Giethoorn in un tour dell'Olanda del nordest, per godersela a fondo insieme ad altri centri non grandi e famosi come la capitale, ma di tutto rispetto, e fermarsi per 2 o 3 giorni. 
In loco si possono noleggiare un sacco di imbarcazioni al prezzo medio di 45 euro, a seconda del modello e del tempo di utilizzo. 
Nei canaletti profondi poco più di 1 metro "sfrecciano" Punter, simili alle gondole veneziane che vengono guidate dal punteraar, l'equivalente del nostro gondoliere, Whisper, barchette dal motore silenzioso, gommoni e Fluisterboten, ideali per effettuare un giro completo che comprende il villaggio e il Parco Nazionale Weerribben-Wieden.

Il villaggio è quasi completamente accessibile alle carrozzine, eccezion fatta per i ponticelli che, nella maggior parte dei casi, permettono soltanto di "tagliare" l'isola collegando casette e giardini privati. I ponticelli liberi sono superabili in sedia a rotelle con l'ausilio di un accompagnatore. 
Vi è, inoltre, la possibilità di affittare imbarcazioni adatte a tour per disabili da una società di noleggio! Le barche aperte hanno un sollevatore integrato che può per essere abbassato sul fondo una volta saliti a bordo, e ospitano una o più carrozzine. 
Suggeriamo di informarsi in loco o contattare l'assistenza tour accessibili olandese a questo indirizzo 

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