L'origine del Danubio, forse!

Ci svegliamo nella stanza di un tranquillo B&B al limitar della Foresta Nera e armati di coraggio ci dedichiamo alla colazione. 

Ciò che di norma mettono a disposizione in un buffet alla tedesca è qualcosa di straordinario, ed anche qui, nonostante l'atteggiamento distaccato nei nostri confronti, non si smentiscono.
Panini fragranti, marmellate fatte in casa, yogurt cremoso, latte fresco mescolato ad un ingrediente (che ancora non abbiamo capito cosa sia) da aggiungere al thé caldo e tante altre leccornie per saziarsi fino a sera. Le nostre papille gustative fanno la ola ed è impossibile alzarsi dal tavolo insoddisfatti.

Con la pancia piena e il cuore gonfio di belle speranze ragioniamo sul da farsi provocando noi stessi sul programma della giornata. Se restassimo nei paraggi di Villingen? In fondo nessun altro paese potrà essere "peggiore"...se no dovremmo rivedere in toto le nostre idee riguardo la Schwarzwalde e smetterla di dipingerla come fosse un quadro di Van Gogh! 

Ci spostiamo di appena 20 km, in direzione sud, in un piccolo borgo chiamato Donaueschingen. 

Per arrivarci ci mettiamo all'incirca mezz'ora, e non incappiamo in traumatici girotondi per parcheggiare. Questo è già un primo punto a favore. 

L'unica pecca è che non bisogna attraversare ettari ed ettari di Foresta, altrimenti la cornice sarebbe stata perfetta.

Ad accoglierci a Donaueschingen c'è il silenzio, negozi ancora chiusi e casette dalla finestre sbarrate in un clima molto simile a quello sperimentato a Villingen, soltanto che ora è mattina e i tedeschi usano iniziare la giornata a ritmo lento. 
Ribadiamo, il clima è simile, ma non identico. Qui si avverte magia nell'aria e non è affatto per il blasone del villaggio (non sappiamo manco se Donaueschingen sia considerato un must tra i borghi della zona), ma è per tutte le particolarità che esibisce, tipiche, e che più e più volte ci fan ripetere: ora si che siamo nella Foresta Nera!

Per girarla completamente ci vogliono all'incirca un paio d'ore, ammesso che non si abbia prenotato in anticipo una visita al Fürstlich Fürstenbergischer Schloss, la residenza dei principi Von Fürstenberg aperta al pubblico su richiesta, o una al Museo della Collezioni, dove si possono osservare manufatti che illustrano la storia e la cultura di questa casata. 

Il consiglio è di prendersela comunque comoda, partendo con l'esplorare il centro storico, fino alle viuzze interne, su cui si affacciano case con balconi in legno e botteghe d'artigianato locale.

Alcune case sono a graticcio, altre soprattutto colorate ed era da parecchio tempo che non le trovavamo così, davvero affascinanti.  

Fotografiamo a tutto tondo la piazza principale del villaggio, focalizzandoci sulla Rathaus, magnifico palazzo in stile Art Nouveau ricostruito nel 1910 dopo un incendio divampato nel paese. 

Nel 1989 la stessa Rathauplatz si è ulteriormente abbellita grazie all'istallazione della "Fontana dei musicisti" dell'artista Bonifazio Stirnberg.  

Dalla piazza si possono imboccare due differenti strade: la Haldenstrasse o la Max Egon Strasse e passare davanti a quello che è il locale più gettonato dei buongustai tedeschi e non: il birrificio Fürstenberg! la gran quantità di casse di birra e le bandiere sventolanti fuori da un gigantesco stabile rosa, ci han fatto letteralmente impazzire. 

A volte basta un dettaglio per trasformare un semplice fabbricato in un elegante edificio.

Scattiamo foto da ogni lato mentre ci apprestiamo a raggiungere l'ultima ed importante attrazione. 

Questo quartiere di Donauschingen però è un insieme di sorprese, una appresso all'altra, e non si ha il tempo di chiudere la bocca per l'immenso stupore. 

La Poststrasse che in un tratto accompagna il fiume Brigach, sale di poco poco e in cima svetta lo splendido Duomo dedicato a San Giovanni Battista. 

Costruito tra il 1724 e il 1747 conta di due torri-campanili il stile barocco boemo, ma il nostro rammarico è di non poterlo immortalare al meglio per colpa delle impalcature. 

Ogni duomo è un lavoro è in corso!

Poco più avanti si staglia il già citato palazzo dei principi Von Fürstenberg, del quale possiamo ammirare gli esterni e una parte dei giardini spiando dalla cancellata chiusa.

Non sapendo cosa cercare esattamente, completiamo il giro intorno al palazzo e finalmente dall'alto di una gradinata la vediamo; la magica Donauquelle, la fontana del Danubio. 

Il tempo, per noi, pare fermarsi a centinaia di anni fa, e anche se si può scendere per toccare con mano quella meraviglia, restiamo a lungo lassù imbambolati.

Vediamo confluire acque verdi e cristalline dentro una piscina, protetta da una doppia serie di balaustre circolari, e capace di infondere serenità riflettendo l'infinito del cielo.

Le acque in questione provengono dai fiumi Brigach e Breg, che in questo mitico punto, secondo la leggenda, incontrandosi danno vita al Danubio.

La statua della Madre Baar veglia sulla giovane e gli indica la strada verso il Mar Nero, entro il quale si getterà dopo un tragitto di 2840 km.

Non si hanno prove certe, ad essere onesti, ma la Tradizione è talmente radicata da prevalere sopra ogni altra considerazione geologica e geografica, perciò è da qui che per gli abitanti si inizia a calcolare la lunghezza del Danubio, forti anche del fatto che ogni altro paese oltre Donaueschingen usino l'appellativo "an der Donau". 

Sulle dolcissime note del bel Danubio blu di Strauss, io e Mina ci facciamo un bel valzerino fino alla nuova meta...

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