Quanto conta il meteo in viaggio?

Siamo stati in Olanda 3 volte in 2 anni consecutivi, sempre a cavallo tra giugno e luglio mentre tutte le persone ci suggerivano di cambiare destinazione. "Non sono i mesi per assistere alla fioritura dei tulipani, non c'è un mare adatto alla balneazione...che ci andate a fare che l'avete già vista?"
Per noi invece i Paesi Bassi hanno sempre rappresentato il non plus ultra dell'accoglienza e dell'educazione, soprattutto stradale, quindi sia che avessimo utilizzato l'auto o fossimo andati in giro a piedi ci sentivamo al sicuro e in completo relax con la gente e la natura.

L'Olanda ha un'unica pecca: il tempo birichino. Muta in continuazione anche nel corso della stessa giornata, e quelli che in Italia sono dei mesi abbastanza caldi, in Olanda "si sta bene" grazie al costante tepore primaverile, non esente però da folate di vento improvvise che rinfrescano l'ambiente.
E' raro trovare bellissime giornate di sole, durature diciamo, che facciano sperare ad una settimana di cielo splendido, eppure non ci siamo mai lamentati.

Al contrario di quello che molto spesso leggiamo sui social o ci vengono a dire le persone con cui interagiamo, non siamo stati e non siamo tutt'oggi intimoriti dalla pioggia, che non consideriamo assolutamente la "rovina" di un viaggio.
"...Si laudato per Frate Vento, Aria, nuvole e maltempo che alle Tue Creature dan sostentamento" diceva Branduardi riportando un verso del Cantico delle Creature.
Certo i maroni roteano come eliche se nell'arco di una settimana per 4 giorni si sta sotto ad una battente grandinata o un forte temporale, ma giornate all'insegna della pioggerellina che male possono fare? Pensate sul serio che se non c'è il sole non sia altrettanto piacevole camminare sotto un cielo plumbeo?

Noi non abbiamo nessun rimpianto sull'Olanda, abbiamo esplorato città e villaggi con qualsiasi condizione atmosferica, senza rabbia né noia, prendendo tutto quello che la natura voleva darci in quel momento.

Quanto conta, quindi, il meteo durante un viaggio? Per noi poco e niente, anche perchè è un gioco del destino che non si può prevedere prima.
A saper d'essere baciati per la maggior parte dei giorni dal sole, forse si eviterebbe di portare felpine e k-way, ma non cambierebbe la percezione dei posti visitati.
Non è che con il sole una città sembra meravigliosa, e sotto la pioggia no, e Olanda a parte, un esempio che vi possiamo riportare è la nostra esperienza a Brema.
Come già abbiamo scritto nel resoconto, la città ci è sembrata desolata per colpa di una pioggia fitta che non ha dato tregua, e in effetti non l'abbiamo esplorata tutta tutta, ma ciò che ci interessava non ce lo siamo fatto mancare e in ogni foto abbiamo un sorriso a 10.000 denti.
Anzi, parlando di foto, ci sono mete che RICHIEDONO un cielo coperto, sia per rivedersi in un momento "imperfetto" (è il bello di ogni viaggio), sia perchè la luce diretta del sole a volte rischia di "imbiancare" troppo dei soggetti particolari...e non tutti (noi inclusi) possono permettersi mega cannoni per scatti idilliaci.
Con una semplice bridge, costosa, ma pur sempre adatta ad appassionati principianti, non avremmo mai fatto delle belle fotografie a Burano se avessimo trovato il sole a picco tutto il tempo poiché la luce bianca avrebbe prevalso sui colori sgargianti delle case.
E a Stavoren (ritorniamo a parlare dell'Olanda) il sole non avrebbe reso giustizia ad un villaggio "mesto" per la leggenda intrinseca al suo piccolo porticciolo.

A Dinant poi, se i timidi raggi non avessero fatto capolino dalle nubi dopo una discreta piovuta all'ora del tramonto, non ci avrebbe regalato questa straordinaria visione dal ponte dei sax. 
Diverso è il discorso quando intendiamo visitare boschi, oppure borghi galleggianti, magari dotati di mulini a vento, che auspichiamo il bel tempo per immortalare i mille riflessi dell'acqua, e il netto contrasto tra il foliage e le ombre create dagli alberi.
Spulciando tutte le fotografie ci accorgiamo sul serio che questa riflessione è del tutto sincera. Non c'è davvero motivo per cui la pioggia ci rovini i nostri tour, nemmeno nei ricordi.
Che ne pensate voi, vi mettete in viaggio soltanto sotto il sole o siete disposti ad accettare anche la pioggia? Vi godete i posti cosi come vi si presentano, o vi demoralizzate organizzando mentalmente di ritornarci già una prossima volta?

Date retta a due stupidi, assorbite più energie che potete dai luoghi che visitate, mantenete il sorriso e fotografate di tutto... se c'è il sole ben venga, se non c'è il sole...beh lo si porta con il cuore!

Commenti

  1. sono pienamente d'accordo con voi.
    si può anche andare in capo al mondo con un cielo invidiabile e un sole accecante, ma se la luce non l'hai dentro serve a ben poco.
    io ad esempio, oltre alla giornata di lago (una delle più rilassanti degli ultimi mesi) ricordo la norvegia di luglio !!! altro che scherzoni. per due giorni ci ha giobbati con scrosci d'acqua improvvisi (SECCHIATE !). brevissimi ma intensi!! :D mia cognata poco organizzata era lavata come un pulcino. io invece super attrezzata avevo i piedi al caldo e asciutti. quanto ridere !! e quanti insulti mi sono presa da lei!!! ma lo ricordo ancora con allegria.
    a cuba un pomeriggio eravamo in acqua e ha iniziato a diluviare. il mio fidanzato e gli altri due pazzi hanno iniziato a urlare e fare versi tipo rocky contro il cielo!! hahahahha ridevano tutti (fortuna non c'erano fulmini). e a roatan mentre pranzavamo sotto una tettoia ha iniziato pure li a piovere di brutto. ci siamo goduti il fresco per un paio d'ore sui coloratissimi divani con una camomilla . quindi chissene se piove. anzi...senza un pochetto di acqua la vegetazione meravigliosa che abbiamo avuto la fortuna di vedere non sarebbe così rigogliosa.
    bravi ragazzi. partiamo lo stesso. sempre e comunque

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    1. infatti!!! se non capitassero imprevisti, anche legati al tempo, non ci sarebbero ricordi da raccontare con allegria. Magari all'inizio fan rimanere male, ma poi passa ed è tutta esperienza!! Noi abbiamo riportato pochi e brevi esempi altrimenti ci saremmo dilungati fin troppo, comunque credimi che ne avremmo altri di aneddoti carucci... i tuoi sono esilaranti e grazie per averli condivisi!! :D

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  2. Io parto, quello che trovo trovo. XD Certo, a meno che non siano mete sconsigliate in alcuni periodi dell'anno quando possono esserci occasioni meteo pericolose e non solo avverse; oppure, come dicevate anche voi, spostare la giornata di trekking o passeggiata nel bosco se diluvia, ma per il resto pace. Se si aspetta solo il tempo ideale alla fine non si parte mai. Io ad Amsterdam ci sono andata a settembre e che ve lo dico a fare, il tempo non è stato il massimo, ma di certo non mi ha rovinato il viaggio. Anche perché in un posto si può sempre tornare, magari per vedere come cambiano i colori e la vita del posto a seconda delle condizioni meteo. Pure questo per me è il bello di un viaggio, l'unicità del momento.

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    1. Esatto! L'imprevedibilità è il vero viaggio. I cambi di programma e lo spirito di adattamento. Or ora siamo in Sudtirolo: stamattina sole e tanto caldo, questo pomeriggio un'ora di grandine che ci ha scombussolato i piani. Pazienza, abbiamo fatto altro è domattina rimediamo 😉

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