La Capsula per le immersioni


Ciò che muove il magico mondo dei Viandanti, già si sa, è la curiosità e il desiderio di scoprire luoghi rari.

Spesso e volentieri il nostro drago ci fa volare in Germania, terra di storie epiche, ma stavolta ci trasporta più su, quasi al confine con la Danimarca, a Gromitz, circondario dell'Ostholstein sul Mar Baltico, per vivere una delle esperienze più pazze che abbiamo mai fatto.
Piccola premessa: sia io che Andrea non amiamo il mare, o per meglio dire, ci piace osservarlo evitando di starci a stretto contatto in quanto timorosi per vari motivi personali.
Detto ciò, immaginate una spiaggia lunga 8 km con una passerella di quasi 500 m che porta al molo, dove vi è una delle 4 e uniche campane sottomarine/subacquee al mondo.
E che facciamo, non ci immergiamo?
Insomma, un po' titubanti ci guardiamo negli occhi, ma insieme prendiamo coraggio poiché è tanta la voglia di scoprire l'affascinante mondo sottomarino del Mar Baltico.
Il comandante ci dice di salire nella campana e i battiti cardiaci cominciano ad aumentare. Mille paure ci assalgono: Siamo al sicuro? Come può entrare in acqua? e se non torna più su?
Beh ormai siamo dentro, non c'è tempo per i ripensamenti, la porta è chiusa ed il motore acceso.
Lentamente ci immergiamo e dai grandi oblò ovali vediamo i raggi del sole farsi sempre più obliqui sulla superficie dell'acqua, finché il mare pian piano ci inghiotte nel suo mondo.
Insieme a noi ci sono altre 20 persone circa, e in questo istante restiamo tutti in silenzio. Se vedeste i nostri volti! Sembriamo Jack e Rose a bordo del Titanic. Magari meno belli, ma ugualmente affondanti, per nostra volontà...
Io e Andrea ci stringiamo le mani e bloccati sott'acqua osserviamo la flora e la fauna marina.

Con noi c'è una guida che parla esclusivamente il tedesco, e una delle poche cose che riusciamo a capire è che ci troviamo a più di 4 metri di profondità.
Affianco a noi nuotano granchi, piccoli pesciolini e qualche medusa, solo davanti a questa vista riusciamo a rilassarci un po'.
Tenete presente che queste acque sono ricche di plancton, cioè l'insieme degli organismi acquatici, animali e vegetali che vivono sospesi o a galla delle acque, per questo non riusciamo a vedere molto. L'acqua non è affatto limpida, anzi assume un colore piuttosto verde.
La guida a questo punto ci mostra un filmato che racconta quello che gli abissi tanto nascondono.
Inutile decantare le bellezze e le meraviglie che vivono quì sotto; grazie agli occhiali 3D ci sembrava proprio di toccare con mano pesci, squali, granchi, stelle marine e coralli colorati. Un effetto pazzesco!!

Il filmato finisce e la campana risale a poco a poco in superficie.
Applaudiamo manco fossimo in fase d'atterraggio su di un boeing, però finalmente rimettiamo i piedi sulla terra ferma e questo è l'importante.
Il senso di oppressione alla gola ci lascia andare e a dispetto del subbuglio marino ci accorgiamo che il nostro stomaco inizia a brontolare per la fame... accidenti, siamo rimasti sott'acqua per quasi un' ora! Chi l'avrebbe mai detto! Abbiamo superato un'altra delle nostre paure e ne siamo orgogliosi.
Un po' spaesati passeggiamo per il centro gustandoci una crepe calda, che con questo venticello ci sta anche bene!
Costeggiamo il muretto che divide la spiaggia e la sua sabbia fine e le tipiche sedie a sdraio dal marciapiede.
Il paese è ricco di boutique, negozi di souvenir e tante gelaterie e creperie, alla stessa stregua di un centro balneare della costa adriatica. Ma qui no. Qui non siamo sul mar Adriatico, qui siamo sul mar Baltico, campo base dei pirati e a tal proposito smorziamo una volta per tutte ansie e timori tornando bambini. Grazie a figure dipinte in tronchi d'albero girevoli ci divertiamo a comporre alla rinfusa personaggi marinareschi.
La mia creazione è un pirata un tantino buffo che già mi immaginavo insieme alla sua sgangherata ciurma a bordo di uno dei numerosi vascelli del porto.
La giornata è ormai ondata...ops...volevo dire andata, ma con una prova di coraggio così non temiamo più niente e siamo pronti a tuffarci nella prossima avventura!

INFORMAZIONI PRATICHE
Questo link ufficiale vi fornirà tutte le info riguardo orari, prezzi dei biglietti, visite guidate.
https://www.tauchgondel.de/tauchgondel-groemitz.html


Commenti

  1. Mamma mia che coraggio avete avuto! Io che non ho particolarmente paura dell'acqua non so se ci sarei riuscita, più che altro per l'idea di trovarmi in un posto chiuso senza via di fuga… Considerando che spesso faccio il classico incubo in cui rimango bloccata in un ascensore che salendo non riesce a fermarsi, forse non farebbe al caso mio - o magari chissà, sarebbe proprio un modo per farmi passare la paura ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia!! che piacere leggere ogni tanto i tuoi commenti. Come dicevo su IG ad un'altra amica, io (Andrea) sono claustrofobico. In ascensore siamo rimasti bloccati una volta e da allora non ho più voluto salirci. Mi manca l'aria nei posti chiusi in generale e ho il terrore che non se ne esca più. Credimi un batticuore simile a quello vissuto all'interno della capsula, lo provo soltanto al momento del derby! Detto questo, ciò che si riesce a vedere non è il top...restando fermi (seppur in profondità) si deve solo sperare che i pesci nuotino vicino ai finestroni, altrimenti è impossibile notare altro. Delle meduse ci sono passate accanto, ma purtroppo non le abbiamo immortalate... sono imprevedibili, chiaramente. Tutto sommato è un'iniziativa molto carina per chi, per qualsiasi motivo, non può fare vere immersioni :)

      Elimina
  2. Ma che bella questa attrazione!! E' sicuramente da provare, non ne conoscevo l'esistenza :D da quasi psicologa forse questa potrebbe essere considerata una terapia d'urto contro la fobia, bravi per il coraggio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Peccato non sapere il tuo nome, ma spero che i nostri ringraziamenti ti raggiungano lo stesso! .. Con il senno poi non so se oseremmo riprovarci, però è stata un'esperienza straordinaria. Nonostante le nostre paure, infatti, il desiderio di essere per una volta in fondo al mare (e non uno dei più banali) ci ha donato la forza necessaria per salire e godere in silenzio dello spettacolo.

      Elimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta su Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti