Toscana, terra storica dell'arte e culla del Rinascimento adorata dai più grandi pittori e scultori italiani, e non solo, per dar vita a capolavori di incommensurabile prestigio.
Uno di questi è senza dubbio il Colosso dell'Appennino.
Il nome stesso lascia intuire la mastodontica grandezza della scultura, superiore ai 10 metri e dalle fattezze per metà umane e per metà divine scolpite nella montagna.
Partorita dalla mente geniale dell'artista fiammingo Jean de Boulogne, noto come il Giambologna, si trova al centro del Parco mediceo di Pratolino (Fi) ed è divenuta simbolo delle aspre vette appenniniche fin subito dopo la sua creazione, risalente alla seconda metà del Cinquecento.
Talmente tanto è realistico il Colosso, che trovarsi al suo cospetto provoca un senso di imbarazzo, ma credeteci, non è la sua unica particolarità. Nella sua posa da pensatore mostra la parte inferiore ricoperta di licheni e fango, come se cercasse d'emergere dal laghetto sottostante con un effetto sorprendente.
Tuttavia, non è solo l'aspetto a meravigliare i turisti.
Si narra, infatti, che il gigante rivestito di intonaco e pietre, trascini con sé un segreto, e che nel suo corpo si nascondino stanze e grotte misteriose, un tempo in numero maggiore, con addirittura un camino acceso ed il cui fumo saliva fin nella testa per poi essere soffiato fuori dalle grandi narici.
Al Colosso è legato un detto che recita:
Giambologna fece l'Appennino, ma si pentì d'averlo fatto a Pratolino.
Se l'avesse fatto, non sappiamo, magari nel centro di Firenze, sicuramente avrebbe suscitato ancor più clamore.
INFORMAZIONI PRATICHE
Il Colosso dell'Appennino si trova all'interno del Parco mediceo di Villa Demidoff, a Pratolino, una piccola frazione distante circa 10 km da Firenze.
Di fronte all'entrata si può usufruire di un ampio parcheggio, gratuito, così com'è gratuita e libera la visita dell'intero parco.
L'interno è molto dispersivo e ricco di attrazioni, per questo motivo consigliamo di riservargli una mezza giornata per girarlo tutto in relax e per godere appieno della gigantesca statua.
--- Cliccate qui se volete vedere tutte le foto del parco mediceo di Villa Demidoff ---
Uno di questi è senza dubbio il Colosso dell'Appennino.
Il nome stesso lascia intuire la mastodontica grandezza della scultura, superiore ai 10 metri e dalle fattezze per metà umane e per metà divine scolpite nella montagna.
Partorita dalla mente geniale dell'artista fiammingo Jean de Boulogne, noto come il Giambologna, si trova al centro del Parco mediceo di Pratolino (Fi) ed è divenuta simbolo delle aspre vette appenniniche fin subito dopo la sua creazione, risalente alla seconda metà del Cinquecento.
Tuttavia, non è solo l'aspetto a meravigliare i turisti.
Si narra, infatti, che il gigante rivestito di intonaco e pietre, trascini con sé un segreto, e che nel suo corpo si nascondino stanze e grotte misteriose, un tempo in numero maggiore, con addirittura un camino acceso ed il cui fumo saliva fin nella testa per poi essere soffiato fuori dalle grandi narici.
Al Colosso è legato un detto che recita:
Giambologna fece l'Appennino, ma si pentì d'averlo fatto a Pratolino.
Se l'avesse fatto, non sappiamo, magari nel centro di Firenze, sicuramente avrebbe suscitato ancor più clamore.
INFORMAZIONI PRATICHE
Il Colosso dell'Appennino si trova all'interno del Parco mediceo di Villa Demidoff, a Pratolino, una piccola frazione distante circa 10 km da Firenze.
Di fronte all'entrata si può usufruire di un ampio parcheggio, gratuito, così com'è gratuita e libera la visita dell'intero parco.
L'interno è molto dispersivo e ricco di attrazioni, per questo motivo consigliamo di riservargli una mezza giornata per girarlo tutto in relax e per godere appieno della gigantesca statua.
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