Bologna 19/03/2017
Dopo 4 vittorie consecutive gli squali di Monza approdano nella giungla dei Rangers di Bologna, consapevoli di perdere, ma anche galvanizzati dai netti miglioramenti a livello tecnico ed individuale che avrebbero fatto sudare la vittoria ai padroni di casa.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
E' stata una partita dai due volti; affrontata con criterio per tre tempi, e uno alla "viva il parroco" per un quarto. Non do colpe né a chi ha giocato, me compreso, né a chi non è venuto, costringendo il mister a schierare in campo un'unica formazione senza possibilità di cambi e schemi alternativi.
Gli avversari ci erano superiori in tutto; esperienza, forza fisica, e tecnica.
Noi purtroppo abbiamo tanto da imparare e mettere in pratica; qualsiasi tattica proviamo ad adottare fa acqua, ed è sicuro che in due sole mazze (con alcuni limiti fisici) non possiamo giocare con il quadruplo dell'intensità per quaranta minuti.
Nonostante questo ci portiamo a casa i complimenti generali per l'aggressività sportiva e la voglia di giocare riservata tutta sul campo e, a livello personale, i complimenti per la prestazione da guerriero fino all'ultimo secondo e la soddisfazione di aver segnato il gol della bandiera.
Dopo 4 vittorie consecutive gli squali di Monza approdano nella giungla dei Rangers di Bologna, consapevoli di perdere, ma anche galvanizzati dai netti miglioramenti a livello tecnico ed individuale che avrebbero fatto sudare la vittoria ai padroni di casa.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
E' stata una partita dai due volti; affrontata con criterio per tre tempi, e uno alla "viva il parroco" per un quarto. Non do colpe né a chi ha giocato, me compreso, né a chi non è venuto, costringendo il mister a schierare in campo un'unica formazione senza possibilità di cambi e schemi alternativi.
Gli avversari ci erano superiori in tutto; esperienza, forza fisica, e tecnica.
Noi purtroppo abbiamo tanto da imparare e mettere in pratica; qualsiasi tattica proviamo ad adottare fa acqua, ed è sicuro che in due sole mazze (con alcuni limiti fisici) non possiamo giocare con il quadruplo dell'intensità per quaranta minuti.
Nonostante questo ci portiamo a casa i complimenti generali per l'aggressività sportiva e la voglia di giocare riservata tutta sul campo e, a livello personale, i complimenti per la prestazione da guerriero fino all'ultimo secondo e la soddisfazione di aver segnato il gol della bandiera.
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